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Rossano intervistato da SportWeek

Inserito da Redazione su 15 March 2012 | 0 Commenti

Nuova intervista per Rossano Galtarossa, questa volta su SportWeek, settimanale della Gazzetta dello Sport che ha dedicato l’intera sezione “Olimpic/ Verso Londra 2012” al nostro campione, giunto alla sua sesta Olimpiade consecutiva (leggi l'articolo qui)

A raccogliere le impressioni pre-Londra di Rossano è stata Silvia Guerriero, la stessa giornalista che – dopo i Giochi di Sidney 2000 – lo aveva intervistato insieme ai suoi compagni d’equipaggio. In quell’occasione si celebrava il trionfo del quartetto azzurro che aveva conquistato il gradino più alto del podio in Australia. Oggi, invece, quello tra la Guerriero e Galtarossa è un confronto più profondo, personale.

Un racconto che si snoda tra i ricordi delle esperienze passate, la vita dedicata agli allenamenti , i sacrifici fatti per continuare a vincere. Una storia di sport interrotta anche da due pause (nel 2005 e nel 2009), fino a quel segnale, tanto forte quanto inaspettato . Siamo nel 2010 e un’alluvione devasta il Circolo Canottieri di Padova, la “casa” di Rossano. I danni sono gravissimi, il fango è ovunque, sommerge ogni cosa. Tranne una: il suo poster con l’oro di Sidney 2000. Ed è a quella vista che “Rox” capisce che non è ancora tempo di mollare. Da lì inizia la nuova avventura verso Londra 2012.

La curiosità, la volontà di rilanciarsi come sportivo ed una preparazione tosta sono le fondamenta da cui ripartire. Ed ancora, il desiderio di rimettersi in discussione, di arricchire il proprio bagaglio di atleta, di realizzare un nuovo progetto olimpico, sempre, però, con lo sguardo rivolto ad un presente che è già futuro, come Direttore del Circolo Canottieri di Padova.

Rossano si definisce ancora “l’ultimo arrivato” quando ricorda le prime esperienze nella squadra maggiore e alle Olimpiadi di Barcellona: qui erano la reverenza e la stima verso gli atleti più anziani a prevalere. Spunta un sorriso, oggi, quando i ragazzi più giovani gli ricordano la differenza di età: “Tu hai vinto le Olimpiadi nel 1992, io in quell’anno sono nato…”. Eppure quegli stessi compagni vogliono condividere con lui la barca in alleamento, perché gli riconoscono un bagaglio di esperienza ed una forza di volontà uniche, dalle quali non esitano a prendere spunto.




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