Posted by Rossano Galtarossa il 9 May 2012 | 0 Commento
Duro lavoro, metodo, risultati. Sempre rimanendo concentrati sul futuro, perché “la motivazione è tutto”. Sono i messaggi chiave del nuovo spot (guarda il video qui) di Enervit che vede protagonista Rossano Galtarossa. Un sodalizio, quello tra “Rox” e l’azienda italiana, che nasce proprio da una filosofia condivisa: da una parte, il plurimedagliato campione di canottaggio che a 40 anni affronta la sesta Olimpiade della carriera; dall’altra, un Gruppo leader che, attraverso la ricerca scientifica, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di alimenti ed integratori, continua a soddisfare i bisogni specifici di chi pratica sport a livello agonistico. Per costruire insieme un futuro sportivo e attivo che fa bene a tutti.
Il connubio Galtarossa-Enervit, del resto, ha la “benedizione” anche del Dottor Aronne Romano, medico nutrizionista che da tempo segue Rossano nella sua alimentazione. Tra i primi a promuovere la dieta Zona in Italia, Romano è consapevole dell’importanza della qualità degli integratori e dei prodotti funzionali che consiglia agli atleti, soprattutto quando si tratta di Omega-3rx: questi, infatti, sono i grassi buoni contenuti soprattutto in alcuni pesci, i cui componenti primari devono essere rigidamente controllati come garanzia di purezza. Un pericolo su tutti: l’inquinamento da mercurio. “Oltre alla qualità – aggiunge Rox – quello che è fondamentale nella gestione dell’alimentazione dell’atleta è che sia facile e molto pratica soprattutto durante gli allenamenti”. Ecco perché, tra un colpo di remi e l’altro, i prodotti EnerZona diventano l’ideale per sostituire la classica merenda “Parmigiano e bresaola” con snack confezionati, naturali e bilanciati, ma non soggetti a deperibilità, specialmente ora che la stagione calda si avvicina.
In realtà, però, quando Rossano ha girato il suo video sul Lago Maggiore, il ghiaccio dell’inverno aveva appena iniziato a sciogliersi. “Abbiamo girato lo spot il 27 febbraio – ricorda Rox – in una bellissima giornata di sole, inusuale per il periodo, ma abbastanza tiepida da permettermi di indossare la divisa da gara”. Alle prime luci del mattino, il campione padovano e la troupe di Enervit erano già in acqua per iniziare le riprese: “La cosa più difficile, inizialmente, è stata spiegare ai tecnici come seguirmi in acqua – racconta ancora Galtarossa – La troupe aveva posizionato diverse telecamere lungo il percorso, in modo da cogliere più particolari possibile, e mi seguiva da vicino anche con una barca. Il tutto facendo attenzione a non provocare troppe onde che avrebbero potuto compromettere la riuscita del video, oltre che farmi cadere in acqua...”.
Le riprese in interno, invece, sono state realizzate nella palestra della Canottieri di Varese: più di due ore di “girato” da cui sono state poi estrapolate le scene dell’allenamento al vogatore e con gli altri attrezzi. “Con i ragazzi ho anche trascorso alcuni giorni dopo il raduno, sono stati davvero gentilissimi e c’era un bel feeling…”, dice Rossano con voce divertita, ricordando i momenti conviviali.
Per Rox, tra l’altro, non era la prima volta davanti alle telecamere. Nel 2008 infatti, aveva già avuto occasione di girare uno spot per Edison: “Non ero preparato, ero teso per la maggiorparte del tempo… Questa volta avevo le idee più chiare, il che ha aiutato a snellire i lavori di ripresa. Anche se – confessa – per la parte del mio discorso iniziale non abbiamo potuto dire 'buona la prima' ma l’abbiamo dovuta ripetere un’infinità di volte!”.
Il nostro campione, a cui piace sempre trarre insegnamenti dalle esperienze che vive, si è anche divertito a scoprire i trucchi del mestiere, curiosando tra le attrezzature di ripresa (sempre più tecnologiche), compiaciuto dello spirito di collaborazione della troupe: un vero team, capace di cogliere le sfumature e le sensazioni più belle del canottaggio.
Lo spot, dunque, come piccola grande “sfida” che ha coivolto Rossano ed Enervit: entambi convinti che il benessere alimentare abbia riflessi positivi sul fisico e sulla mente, si sono messi in gioco per darne dimostrazione, collaborando sia davanti alle telecamere che dietro, durante gli allenamenti più duri. Insieme, verso i Giochi di Londra 2012.
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Posted by Redazione il 15 March 2012 | 0 Commento
Nuova intervista per Rossano Galtarossa, questa volta su SportWeek, settimanale della Gazzetta dello Sport che ha dedicato l’intera sezione “Olimpic/ Verso Londra 2012” al nostro campione, giunto alla sua sesta Olimpiade consecutiva (leggi l'articolo qui)
A raccogliere le impressioni pre-Londra di Rossano è stata Silvia Guerriero, la stessa giornalista che – dopo i Giochi di Sidney 2000 – lo aveva intervistato insieme ai suoi compagni d’equipaggio. In quell’occasione si celebrava il trionfo del quartetto azzurro che aveva conquistato il gradino più alto del podio in Australia. Oggi, invece, quello tra la Guerriero e Galtarossa è un confronto più profondo, personale.
Un racconto che si snoda tra i ricordi delle esperienze passate, la vita dedicata agli allenamenti , i sacrifici fatti per continuare a vincere. Una storia di sport interrotta anche da due pause (nel 2005 e nel 2009), fino a quel segnale, tanto forte quanto inaspettato . Siamo nel 2010 e un’alluvione devasta il Circolo Canottieri di Padova, la “casa” di Rossano. I danni sono gravissimi, il fango è ovunque, sommerge ogni cosa. Tranne una: il suo poster con l’oro di Sidney 2000. Ed è a quella vista che “Rox” capisce che non è ancora tempo di mollare. Da lì inizia la nuova avventura verso Londra 2012.
La curiosità, la volontà di rilanciarsi come sportivo ed una preparazione tosta sono le fondamenta da cui ripartire. Ed ancora, il desiderio di rimettersi in discussione, di arricchire il proprio bagaglio di atleta, di realizzare un nuovo progetto olimpico, sempre, però, con lo sguardo rivolto ad un presente che è già futuro, come Direttore del Circolo Canottieri di Padova.
Rossano si definisce ancora “l’ultimo arrivato” quando ricorda le prime esperienze nella squadra maggiore e alle Olimpiadi di Barcellona: qui erano la reverenza e la stima verso gli atleti più anziani a prevalere. Spunta un sorriso, oggi, quando i ragazzi più giovani gli ricordano la differenza di età: “Tu hai vinto le Olimpiadi nel 1992, io in quell’anno sono nato…”. Eppure quegli stessi compagni vogliono condividere con lui la barca in alleamento, perché gli riconoscono un bagaglio di esperienza ed una forza di volontà uniche, dalle quali non esitano a prendere spunto.
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Posted by Rossano Galtarossa il 23 January 2012 | 0 Commento
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